domenica 6 giugno 2010

UN ILLUSTRE MONTELATICI: FRANCESCO MONTELATICI ovvero "CECCO BRAVO (pittore).


Autoritratto di Francesco 
Montelatici detto  Cecco Bravo 
(Firenze 1601 -innsbruck 1661)
Artista sperimentale e irriverente, inveì contro il diavolo che stava dipingendo. Nei suoi dipinti irrompe sempre qualcosa di barbaro e di animalesco che supera i limiti del morboso. Una lingua eccessiva e lontana dalla buona grammatica, questo enigmatico pittore, nato a Firenze nel 1601 e morto a Innsbruck sessat'anni dopo, fu considerato, a lungo, autore soltanto di poche cose, per esempio gli affreschi di Palazzo Pitti.

Proprio grazie a riscoperte e restituzioni di quadri attribuiti ad altri è finalmente emerso il volto di un pittore "senza regole", sperimentale, bizzarro, fuori dal comune. In realtà la grande tradizione culturale fiorentina del '600 è presente anche in CECCO BRAVO, basti pensare ai suoi straordinari disegni così profondamente legati a modelli del primo manierismo, fino alla deliberata scoperta del brutto, approdo ultimo di un anticlassicismo radicale. FRANCESCO MONTELATICI - Study of A SaintCerti dati della biografia del pittore rendono conto, in parte, delle sue stranezze.

Seppure inserita nell' ambiente artistico nella Firenze della prima meta' del Seicento, la vita di FRANCESCO MONTELATICI - questo il suo vero nome - contiene episodi inquietanti. Come quando - raccontano - prese a inveire contro il diavolo che stava dipingendo. Infine, c' e' il processo per eresia (1640 - 41), in cui furono coinvolti i suoi maggiori committenti, che aggiunge altre ombre. Certo, da allora in poi Cecco Bravo dipinge per collezionisti privati.

Se la committenza medicea lo aveva mantenuto, negli affreschi del Salone degli argenti a Palazzo Pitti, entro la regola di un classicismo arioso e spiritoso, ora gli si apriva davanti una possibilita' infinita di dare sfogo a una bizzarria di cui non mancavano precedenti testimonianze, per esempio gli affreschi di Casa Buonarroti, che dovevano raffigurare i toscani illustri e s' intonavano invece al piu' irriverente grottesco. Come definire un artista di questo tipo? E' forse più sensato parlare di modernita' per lui? CECCO BRAVO e' tutto e il contrario di tutto, e mi pare giusta l' osservazione che ogni opera faccia quasi storia a se' ; e allora credo sia lecito parlare di una modernita' , se cosi' si puo' dire, in senso propriamente moderno.

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