MONTELATICI SITE


Lo scudo Montelatici (Fronte)

STORIA DEI MONTELATICI (Prima parte)
Pubblicata da Stefano Montelatici 

Si è dibattuto molto, su questo gruppo, riguardo all’origine del nostro cognome: Montelatici. E’ ormai assodato che il nome deriva da un toponimo, Montelatico (altrimenti detto “Morello”) che a dispetto del nome era una zona pianeggiante situata nella parte orientale di Firenze, tra la parrocchia di San Salvi e la porta alla Croce. Ma quando sono arrivati ufficialmente i Montelatici a Firenze?
Da mesi sto scartabellando i registri messi a disposizione sul sito dell’ Opera del Duomo e sono riuscito a ricostruire “in verticale” tutto l’albero genealogico del mio ramo (scusate il gioco di parole), che tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 si divise tra Genova e Roma (via Bologna).
Tornando alla domanda che ci siamo posti prima, c’è da dire una cosa importante:
il nostro cognome, da quanto si apprende dai registri battesimali, era in origine “Da Montelatico”, seguito a volte dalla professione del nonno. Scopriamo così che il primo Montelatici battezzato a Firenze, Raffaello Da Montelatico , nato nel 1536, era nipote di un omonimo ortolano, mentre un certo Giovanni era legnaiolo. Oltre a Raffaello, altri capistipite sono Antonio, Piero e Giusto(che è un mio avo). Dagli incroci di matrimoni con altre famiglie fiorentine e dalle partecipazioni di battesimo si potrebbe anche ipotizzare che questi quattro “Da Montelatico” fossero parenti fra loro, se non proprio fratelli. Tra i nomi di famiglie ricorrenti mi vengono ora in mente “Frusi” (o “Del Frusa”), “Ruggini” (o “Del Ruggina”), “Del Pace”, “Chiari” e “Puliti”.
Ma come è avvenuta la trasformazione del nome in “Montelatici” dal preesistente ( e ancora esistente) “Da Montelatico”?
Anche qui ci vengono in aiuto i registri dell’Opera del Duomo. La prima variante appare intorno al 1580, quando su qualche registro comincia a comparire trascritto “Montelatichi”; in altri casi ho trovato “Montelatico” (senza il “Da”) o anche “Da Montelatichi”. Divertenti anche un paio di “Montelaticho” e “Montelatio” (il trascrittore scriveva come parlava, evidentemente… :P ).
La situazione è rimasta abbastanza confusionaria fino al secondo decennio del ‘600 in cui ci si è stabilizzato sul definitivo “Montelatici”.
Altra cosa gustosa è ciò che è successo ad un nostro avo, “Tommaso Montelatichi”. Ebbe sei figli tra il 1596 e il 1614 dalla prima moglie “Ginevra Frusi”. Dopo essere rimasto presumibilmente vedovo ne ebbe altrettanti dalla seconda moglie Alessandra Saccardi. La cosa buffa è che i figli nati dal secondo matrimonio hanno quasi tutti il cognome “Da Montelatico”. Pura coincidenza? Non lo sapremo mai…..


Di Eraldo Montelatici

  • Granducato di toscana - Contea e marchesato dei Bardi e dei Bourbon......
  • Famiglia che dicesi discendere da un Ariberto che, accompagnando Carlo Magno in Italia nell'anno 801, in premio dei suoi servigi, fu nominato marchese della Toscana e Vicario imperiale in Arezzo e in Città di Castello. 
  • Da questo Ariberto, Barone di Bourbon, discese Ranieri che si disse Bourbon Montelatici. Questa famiglia si divise in molti rami. 

Di Daniele Montelatici

Di Mirko Montelatici





"Scudo Montelatici" Particolare sinistro

"Scudo Montelatici" Particolare destro

La diffusione del cognome provincia per provincia
Storia dei Montelatici (2^p ·

MONTELATICI (Seconda parte)

Pubblicata da Stefano Montelatici 





IL XVII SECOLO

Nella prima parte abbiamo visto quale fosse l’origine del nostro cognome (il toponimo “Montelatico”) e come si arrivati a “Montelatici” partendo dal’originario “Da Montelatico”.

Premessa:
per ricreare un unico immenso albero genealogico di famiglia, ho adottato un sistema alfanumerico di codifica genetica assegnando una lettera dell’alfabeto ad ogni “capostipite” trovato ed alternando numeri e lettere ad ogni generazione successiva. Per fare un esempio il mio antenato Bastiano di Tommaso di Filippo
ha codice M3B, dove la prima lettera “M” corrisponde a Filippo Montelatichi (al quale ho duplicato lo stesso codice del padre Giusto, non sapendo se e quanti fratelli avesse), il numero “3” corrisponde a Tommaso Montelatichi (3° figlio di Filippo), mentre la “B” significa che Bastiano è il secondogenito di Tommaso.
L’utilità di questo sistema è quella di poter facilmente risalire a lontanissime parentele in maniera rapida e facile e per verificare l’estinzione (o l’emigrazione) di alcuni rami. Dopo avervi fatto venire il primo mal di testa del XVII secolo parlando di cervellotiche codifiche vediamo un po’ di dati statistici immaginando di
rispondere alle seguenti domande:

- Dove abitavano i vari rami della famiglia?
- Quali erano i nomi di Battesimo più diffusi?
- Ci sono stati antenati famosi in questo secolo?
- Per quanto riguarda la zona di provenienza vince il “popolo” (= parrocchia)
  di S.Ambrogio inseguito da quelli di S.Salvi e, decisamente più distaccati, 
  quello   di S.Frediano e S.Maria a  Coverciano. Questo confermerebbe 
  anche l’ubicazione   del luogo detto “Morello” o “Montelatico” nella zona 
  sud della  città.

Passando ai nomi di Battesimo, nei vari rami tra i maschi spopolano Giovanni,  Giuseppe e Francesco (nelle varie forme), incalzati da “Bastiano” , “Bartolomeo” e “Andrea”. Una curiosità: il nome maschile meno presente e più curioso è il tipicamente rinascimentale (e quindi già “fuori moda”) Baldoriotto Montelatici (codice “F2E”, ramo presumibilmente estinto) che prese il nome dal cognome del suo padrino Francesco Baldoriotti.

Tra le femmine i nomi più frequenti sono quelli di “Maria Maddalena” e “Caterina” (spesso  “Caterina Angela”) seguiti dalle “Lucrezia”, “Francesca” e “Angela”. Tra i nomi che compaiono solo una volta mi ha incuriosito quello di “Reparata” (codice G4A3C) nata nel 1661. Per quanto riguarda i Matrimoni continua il "sodalizio" tra i Montelatici e le famiglie Puliti, Agati, Ruggini, Frusi e si cominciano a registrare i primi incroci tra Montelatici e "Da Montelatico" e anche Matrimoni Montelatici- Montelatici non direttamente parenti fra loro. Per esempio nel mio ramo ci fu il Matrimonio tra Giuseppe Montelatici (cod. M3B7) e Benedetta Montelatici (cod.C1A7I). Una cosa curiosa è anche che quattro maschietti Montelatici di tre rami diversi (uno di questi era il mio avo Bastiano (M3B7A) sposarono quattro sorelle figlie di tal Piero Lemmi: le ragazze si chiamavano Dianora, Lucrezia, Caterinangela e Teresa (mia bis-bis-alla-enne nonna).

Visto che dalla storia sto lentamente scivolando nel "gossip" veniamo ora a due Montelatici famosi nati in questo secolo, appartenenti a due differenti rami entrambi estinti: Il primo è Francesco Montelatici, nato il 15 novembre 1601 a S.Ambrogio, conosciuto pittore col nome di “Cecco Bravo”. Costui ebbe due
sorelle, più una terza (la primogenita Maria), che morì entro i primi quattro anni di vita. Di lui si sa che si sposò ma non ebbe figli e morì ad Innsbruck nel 1661 lasciando erede la sorella minore Lisabetta, che a sua volta designò erede la Compagnia di S.Giuseppe detta anche “dei Legnaioli”.

L’altro Montelatici famoso, nato nel 1692 a S.Cristofano, fu l’abate Padre Ubaldo Montelatici (al secolo Antonio, codice S4J2)che fondò l’Accademia dei Georgofili nel 1753. Dall’elogio funebre pubblicato come prologo al primo volume degli “Atti della real società economica di Firenze ossia de’Georgofili).
Apprendiamo che il padre Tommaso “Uomo esemplarissimo e onestissimo”, viveva di rendita (beato lui) e si occupò personalmente insieme alla moglie Santa Giulianetti dell’accudimento dei figli, tra cui oltre al nostro futuro abate, c’erano il primogenito Jacopo (codice S4J1) che fu cancelliere del Bigallo ed ebbe solo
una figlia femmina che morì fanciulla, le due gemelle Camilla e Giovanna (S4J3 e S4J4), Giovanni (S4J5, che fu anche lui sacerdote), Gaetano (S4J6 anche lui morto bambino) e Carlo (S4J7) che si sposò ma ebbe solo una figlia femmina che non portò eredi.

Al momento sto lavorando sul 18° secolo, sperando di trovare altri spunti interessanti per raccontare altre storie sui nostri antenati. Approfitto per anticipare a tutti gli auguri di un sereno S.Natale e di un prospero 2013 alla faccia dei Maya e di tutte le profezie di sventura. :)

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Stefano Montelatici il 26/08/2013:
Ho appena scoperto che Amadeo Montelatici, nato nel 1839 e nonno di ben tre miei bisnonni (Mario, Dolores e Renzo) lavorava molto probabilmente in un'azienda fiorentina che produceva sigari e che sicuramente ha testimoniato nel 1867 a favore della veridicità di un busto in gesso raffigurante un suo collega, preso a modello.

(Per vedere il dettaglio clicca qui)







Da Stefano Montelatici il 17 settembre 2013
Lamberto Montelatici (di Amedeo di Luigi). Nacque probabilmente negli anni '60 dell'800 fuori Firenze (penso Bologna). E'il padre di ben due miei bisnonni e zio di altri due bisnonni. Per la precisione: padre del bisnonno Mario e della bisnonna Dolores e zio del bisnonno Renzo (figlio di suo fratello Ruggero, nato nel 1872) e della bisnonna Guglielma Mannucci. Da questo incrocio di matrimoni tra cugini nacquero il ramo romano (da Mario e Guglielma) e quello genovese (da Renzo e Dolores). La serie di matrimoni fra cugini continuò poi con il matrimonio tra i miei nonni Gino (nato a Roma nel 1919) e Vanda (nata a Genova nel 1923.


Nicoletta Montelatici il 24 marzo 2013
FOTO INEDITA. 
Andrea Sartiani: "Giuseppe Montelatici e Bianca Pistolesi". 
Persone che sono passate per le strade di Firenze, oscure figurine per lo più ormai scomparse che hanno fatto parte della storia popolare della città, qui trovano nuova vita nelle foto che le rendono immortali in attimi fuggiti della 
loro esistenza.



Stefano Montelatici il 26 agosto 2013
Ho appena scoperto che Amadeo Montelatici, nato nel 1839 e nonno di ben tre miei bisnonni (Mario, Dolores e Renzo) lavorava molto probabilmente in un'azienda fiorentina che produceva sigari e che sicuramente ha testimoniato nel 1867 a favore della veridicità di un busto in gesso raffigurante un suo collega, preso a modello.


Carla Montelatici il 25 marzo 2013
Il quarto da sinistra in prima fila con il cappello in mano è mio nonno Giuseppe Montelatici.




Carla Montelatici il 25 marzo 2013
FOTO INEDITA.
Andrea Sartiani: "Un mio zio ferroviere con sua moglie, l'anno è indicato sulla foto".
Lei è mia zia Luisa Montelatici con il marito Alberto Paciscopi, Andrea Sartiani che ha pubblicato la foto nella pagina Vecchia Firenze mia è mio  cugino.










Carla Montelatici il 25 marzo 2013
FOTO INEDITA. Andrea Sartiani: "A Porta Romana, Anni '60".
Non è Marylin in incognito ma la zia Bianca Montelatici in piazza della Calza.





Carla Montelatici il 25 marzo 2013
FOTO INEDITA.
Andrea Sartiani: "Mio zio dipendente delle Officine Galileo. L'anno si legge sulla foto. In quegli anni buona parte delle Officine Galileo era stata trasferita a Battaglia Terme, in Veneto".
Carla Montelatici: "Mio padre Gastone e la mia mamma Dina Salmistraro in viaggio di nozze a Firenze".







Carla Montelatici il 25 marzo 2013
Ancora il nonno, il quinto da sinistra sulla corriera con forse un panino in mano.
FOTO INEDITA - AUTO E MOTO - Andrea Sartiani: "Anni '40".
I veicoli a motore, prima pochi poi troppi nelle nostre città, costituiscono parte della loro storia. A Firenze non facciamo eccezione, e la particolare struttura urbana mal sopporta l'invasione, ma deve rassegnarvisi. In questo Album rivediamo immagini di un passato che oggi appare ancora sopportabile, con qualche nostalgia per vecchi modelli di auto e moto. E in certi casi la pedonalizzazione ha persino migliorato la situazione rispetto a certe immagini del passato.

Stefano MontelaticiI  il "4 febbraio 2011
Il mio bisnonno Renzo, figlio della Giulia Arcangeli della foto che ha messo Alberto. La foto è stata scattata a Genova nel 1954 e fu mandata per posta a mio padre Giuliano, cui il nonno era molto legato. La bambina dell'altra foto, Dolores , è sua cugina nonché futura moglie...




Alberto MontelaticiI il  21 gennaio 2011
Bisnonna Giulia Arcangeli in Montelatici a fianco Dolores ,foto presumo dei primi del '900. Non so' la localita' (o Firenze o Genova) — con Marina Montelatici












Nicoletta Montelatici il 12 Giugno 2012
Secondo conflitto mondiale. Il padre mentre riceve la medaglia al valore










Mirko Montelatici il 14 Aprile 2014
Nel centenario della grande guerra un pensiero ai "nostri caduti" di casa Monte-latici..ragazzi o poco più.




Da Lorenzo Frediani

.....puoi aiutarmi con la Mia ramificazzione Montelatici: ho Giuseppe Montelattici (circa 
1750) di Francesco (circa 1720). Giuseppe fu sposato con Maria Campanelli. Fu il padre di Maria Afortunata, sposato con un .....Iacopini.

Da Stefano Montelatici - 29 dicembre 2014
  • 1790 Maria Affortunata
  • 1754 Giuseppe (cgt. Maria Angela Campanelli)
  • 1704 Antonio Francesco (cgt. Maria Teresa Fanfani)
  • 1671 Giancarlo (cgt. Lucrezia Conti)
  • 1622 Agnolo (cgt. Alessandra Romagnoli in seconde nozze)
  • 1590 circa Alessandro (cgt. Benedetta Del PAce)