domenica 4 agosto 2013

HELLZAPOPPIN...E LA COMMEDIA E' FINITA....FORSE....

Ogni similitudine tra Hellzapoppin e la realtà nazionale di oggi e' da considerarsi puramente casuale

Hellzapoppin fu un musical tra il comico e il burlesco di grande successo rappresentato a Brodway a fine anni '30 e anche il titolo di un film statunitense del 1941. Ambedue gli spettacoli erano ricchi di colpi di scena, di comiche che rasentavano l'assurdo, di molta ironia e di una comicità che tendeva all'assurdo e al delirante.

La parola Hellzapoppin è un misto di significati tra i quali Hell (inferno); zap (esplosione) e pop (o 'popular', ovvero la società di massa) alla quale si attribuiva comunemente il significato di "destabilizzazione dell'ordine costituito". Ma questo mondo lontano, il mondo squinternato di Hellzapoppin e il fascino eversivo della sua sgangherata buffoneria sembra inequivocabilmente tornare a vivere nelle nostre attuali vicende nazionali, che non oserei più definire propriamente politiche.

In che mondo, infatti, un delinquente condannato in via definitiva per importanti reati (parlo di Silvio Berlusconi ovviamente) viene accolto da una torma di parlamentari e ministri della repubblica con una lunga ovazione e scroscianti applausi quasi egli fosse il fortunato reduce di chissà quale memorabile impresa, se non nella farsa helzapoppiana composita e imprevedibile ?

Come si fa più a credere ad un governo che proclama ai quattro venti essere la lotta all'evasione fiscale la sua principale bandiera quando l'indiscusso leader di uno dei massimi partiti che lo compongono è egli stesso un grande e conclamato evasore? O forse tutto ciò si può giustificare col continuo gioco di scambio dei meccanismi della finzione cinematografica, col continuo slittamento da un piano all'altro dello spettacolo teatrale e con l'ostentazione quasi epica del falso?

Ma come è possibile che quando un delinquente viene smascherato, processato e condannato ci sia gente che scende in piazza per sostenerlo, che si promuovano interrogazioni parlamentari, si minacci la fine della legislatura e (incredibile ma vero) financo una guerra civile ?

Questo non è il paese Italia, qui siamo a Brodway, a fine secolo secolo dove sui cartelloni degli spettacoli in voga si leggeva il titolo di Hellzapoppin, oppure siamo a Forcella o in una qualsiasi degradata periferia urbana dove quando la polizia si presenta per catturare un reo, invece di essere applaudita, è oggetto di aggressione popolare con la finalità di proteggere il delinquente e di procurargli una specie di lasciapassare per i suoi delitti.

La repubblica delle banane, il luogo dove l'utopia è diventata realtà ? Sarebbe opportuno che qualcuno, di fronte a questi trucchi, queste immagini, queste azioni, queste sorprese intervenga e ci dica: "Questo è un film" mentre in realtà questo gioco risponde ad alcune caratteristiche fondamentali del comico, che da sempre ama strizzare l'occhio allo spettatore (ovvero a noi cittadini) e cercarne la complicità. Tutto il mondo di Hellzapoppin e per simbiosi il nostro scenario politico non è che un funambolico palcoscenico senza confini, in cui si mescolano gag, balletti, canzoni, sesso, in un caleidoscopio di suggestioni e di occasioni puntualmente raccolte e immediatamente abbandonate per fare spazio ad altre invenzioni, altrettanto gratuite nel trionfo del nonsense.

Ebbene la commedia è servita, e dunque "provaci ancora Silvio" ! Stiamo assistendo ad un film dentro al film, Hellzapoppin non è ancora finito (ma non finirò mai ?) e la seconda parte dello spettacolo sta per iniziare. Ci aspettano tonnellate di parodia, satira e paradossi (aspettatevi di vedere un po' di tutto), la rifondazione di Forza Italia, l'ingresso in politica, in aggiunta all'ormai decotto cavaliere, del suo delfino (anzi delfina) Marina Berlusconi da tempo in attesa tra le quinte del palcoscenico, la caduta di questo governo, la rinascita dell'araba fenice, nel nostro caso il reo Silvio Berlusconi, e il suo finto impegno a salvare questo sgangherato paese ma più propriamente a favorire le sue aziende nell'accumulo di capitali che serviranno a rimpinguare il proprio personale patrimonio.

Pensate al suicidio? Non lo fate, forse non andrà a finire così, usciremo comunque da questo incredibile periodo e Hellzapoppin scriverà finalmente sui palcoscenici di Brodway e nelle sale cinematografiche la magica parola "the end".

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